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lunedì 24 dicembre 2018


LA NOTTE


“Viene notte come tutte le sere”.

Gli uomini diventano voce e sesso 
nelle case illuminate,
la mosca cede il posto alla zanzara
il gufo si sgranchisce dentro il tronco,
il ragno della notte lega 
sempre più fitta la sua tela.

Nel cortile dell'albergo stipati attorno ad un fuoco
la caccia al giaciglio è già cominciata.
Giuseppe e Maria non hanno artigli,
trasognati si ritrovano fra il turchino del cielo
e il bianco della strada.

“Chiedono un pò di posto”

           Forse basterebbe spingere quel somaro, 
quel crocchio di giocatori di dadi
potrebbe spostarsi più in là,
con bisacce e mantelli si potrebbe 
arrangiare un lettuccio,
per questa donna gonfia del suo bambino.

Gli sdraiati, hanno guardato 
con un occhio aperto quella madre,
neppure si sono alzati 
per chiuderle la porta alle spalle.
Maria sospira sotto il peso del suo ventre,
è ancora lontano quel presepe.

Il bambino non nascerà,
fra il sudore dei furbastri
fra il russare dei ribaldi.
Dio nascerà in una stalla,
lontano dal becero egoismo 
dei “primi arrivati”.

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