Taci, non dire nulla che non sappia d’amore, che non abbia i colori di questo autunno che volge, di questa foglia che danza, che cade.
Taci, ascolta il silenzio di questa trama di seta che m’avvolge come regalo che offro, che dono. Prendimi e chiama il mio nome perché null’altro potrà far sentire che m’ami.
Taci e chiamami! Socchiudi le labbra al vapore d’un nome, il primo che la tua mente ha deciso, il più vero che sento tra questo respiro.Trascinami nei sentieri dove il fruscio di foglie riempie il silenzio dove s’odono lontano versi cupi d’uccelli che sanno di notte, e fanno paura fino a desiderare che niente rimanga tra le tue mani che mi stringono forte.
Conducimi nell'umidità della mente che m’affatica il respiro, lungo le sponde di muffa che sanno di radici e di funghi, che sanno di terra, perché da dove son nata vorrei tornare, prima che il buio m’avvolga e la notte mi costringa ad essere un’ombra senza forme e colori.
Ti prego non lasciare la presa! Non lasciare che passi indenne questo sole che di tramonto m’illude e mi scompagna.
Trasportami in silenzio dove la trama di tela di ragno avvolge il mio viso e mi lega invisibile gli istinti d’amore che sfilacciati s’allungano e si scontornano come un buco di luce attorno ad una foglia. |
|
Nessun commento:
Posta un commento