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domenica 3 aprile 2016



Tu che conosci il mare portami dove l’onda, si rivolta e fa la cresta, si consuma e fa l’amore, col cielo che la sfiora, la tocca e poi si fonde, in un unico colore d’azzurro che traspare, in un'unica ragione che ragione non ammette per lasciarsi conquistare e rapire dal suo letto. Perché tu conosci il mare e conosci le sue stelle e punti la tua prua per risalire la corrente, e punti il tuo ardore d’esplorare lidi ed anse, perché tu conosci il mare, dove l’amore fa le pieghe, di pelle che ora schiudi come porti sempre aperti e le riempi di parole che danzano stipate nell’imbocco che gorgoglia e s’accalcano compresse come sciami, come barche, in coda al tramonto.

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