Tu che conosci il
mare portami dove l’onda, si rivolta e fa la cresta, si consuma e fa l’amore,
col cielo che la sfiora, la tocca e poi si fonde, in un unico colore d’azzurro
che traspare, in un'unica ragione che ragione non ammette per lasciarsi conquistare
e rapire dal suo letto. Perché tu conosci il mare e conosci le sue stelle e
punti la tua prua per risalire la corrente, e punti il tuo ardore d’esplorare
lidi ed anse, perché tu conosci il mare, dove l’amore fa le pieghe, di pelle
che ora schiudi come porti sempre aperti e le riempi di parole che danzano
stipate nell’imbocco che gorgoglia e s’accalcano compresse come sciami, come
barche, in coda al tramonto.
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