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lunedì 30 novembre 2015


Rivela i tuoi desideri al vento
che li rivelerà agli alberi
che li sospingeranno attraverso
le radici
nel cuore vivente della Terra
per risalire e tornare
a parlare a un ruscello
che parlerà al mare
che li rivelerà al vento…


Non hai nulla da farti perdonare,
ma ti perdono lo stesso:
era le volte che mi cercavi,
e sbagliavi lo spazio, non il tempo;
era le volte che mi volevi,
e volevi toccarmi soltanto;
era le volte che mi parlavi,
e parlavi alle nuvole;
era le volte che mi pensavi,
e pensavi di notte;
era le volte che mi sognavi,
e sognavi di giorno.
E per scale antiche o nuove di zecca,
dai gradini di vetro o di fili di biada,
dalle rughe di gesso o delle tue mani,
sui gradini della notte o dei tuoi seni di mandorla,
ti bacerò sugli occhi e sul ciglio del cuore.

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